Il Goal #9 “Imprese, innovazione e infrastrutture” riserva al sistema imprenditivo un ruolo di primaria importanza nel raggiungimento dello sviluppo sostenibile. Esso richiede la costruzione di infrastrutture resilienti e la promozione di un’industrializzazione inclusiva e sostenibile grazie all’innovazione.
Infrastrutture, innovazione e industrializzazione. Di per sè non sembra nulla di nuovo rispetto ad una classica ricetta per lo sviluppo post seconda guerra mondiale. Ciò che cambia sono gli aggettivi!
La resilienza è la capacità di un soggetto, di un oggetto o di un sistema di assorbire uno stress senza rompersi o mantenendosi se stesso nella sua interezza e funzionalità. In un contesto di grave crisi ambientale e di cambiamenti climatici le infrastrutture devono essere in grado di adattarsi a situazioni nuove e assorbire gli stress riportando i minori danni possibili.
L’industrializzazione ha permesso, nell’ultimo secolo, lo sviluppo e l’uscita dalla povertà di diverse fasce della popolazione lasciandone, tuttavia, indietro molte altre.
Per questo motivo l’industrializzazione deve essere inclusiva, ovvero accorciare i divari economici esistenti, anzichè crearne di nuovi o allargarli.
Ciò è possibile lavorando sulla capacitazione degli esclusi così che possano partecipare all’azione produttiva e beneficiare del ritorno economico. Ad esempio, un’industria hi-tech può essere fortemente esclusiva se non accompagnata da iniziative di capacitazione digitale dei potenziali nuovi lavoratori.
Inoltre, l’industrializzazione è avvenuta, a partire dai suoi albori, senza pensare alle conseguenze ecologiche e ha causato un aumento esponenziale di anidride carbonica in atmosfera, un impoverimento delle risorse naturali e un aumento nei volumi di rifiuti con un conseguente degrado irreversibile di molti ecosistemi.